Tra i paesi interessati dalla cosiddetta “Primavera Araba”, al momento solo due sono riusciti a istituire regimi democratici evitando fenomeni sia di reazione autoritaria sia di guerra civile. Si tratta proprio dei due paesi geograficamente più prossimi all’Italia – Libia e Tunisia – e che col nostro paese hanno legami tradizionalmente stretti. Di fronte ai rischi e alle difficoltà del consolidamento democratico e stabilizzazione istituzionale, Libia e Tunisia possono trovare un valido appoggio nell’Italia, forte di una tradizione civico-statuale millenaria e dell’esperienza di successo di un regime democratico durevole costruito sulle ceneri di uno autoritario. L’Italia, dal canto suo, ha il pieno interesse a favorire la stabilità e il reinserimento internazionale di Libia e Tunisia, sia per rinsaldare il legame storico, sia per fare del Mediterraneo un’area di pace e cooperazione.
Per tale ragione IsAG ha organizzato il convegno Il consolidamento democratico in Libia e Tunisia: Il ruolo dell’Italia, che si è svolto mercoledì 16 aprile 2014 dalle ore 10.00 presso Sala delle Colonne, Palazzo Marini, Camera dei Deputati, Via Poli 19, Roma.
Il ciclo “Mare Nostrum” nasce a opera dell’IsAG coll’intento di costituire un nuovo spazio di dialogo tra i popoli mediterranei, facendo dell’Italia – già centro geografico del mare – anche il centro in cui gli interessi degli abitanti dell’ecumene mediterranea possano incontrarsi per gettare le basi di una nuova collaborazione, su base paritaria e in nome dell’amicizia tra popoli storicamente legati e culturalmente affini.
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