Tiberio Graziani, Presidente dell’IsAG, il 30 novembre 2015 ha raccontato il suo punto di vista sulla coalizione anti-Daesh all’Agenzia d’informazione Internazionale “Sputnik Italia”, a seguito delle ultime decisioni prese dai principali leader europei a riguardo.
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Tiberio Graziani riconosce come principali fattori del tardivo intervento dell’UE, l’azione di intervento della Federazione Russa e i relativi raid contro Daesh nonché i tragici attentati di Parigi; comunque, nota il Presidente dell’IsAG, grazie al notevole impegno del Presidente francese François Hollande e ai suoi incontri con il Presidente americano Obama, con il Presidente russo Putin, con la Cancelliera tedesca Merkel e con il premier italiano Renzi, si è stabilito un effettivo accordo tra le parti per partecipare in maniera attiva alla soluzione militare da Lui proposta, nonostante le perplessità italiane.
Graziani ritiene che questa ampia coalizione possa certamente affrontare il califfato soprattutto grazie alle straordinarie capacità dell’esercito e dell’intelligence russa, riconosciute alla Russia dall’UE e dagli Stati Uniti al punto che questo potrebbe essere l’espediente per riaprire i negoziati con Putin per quanto riguarda la questione ucraina e le misure sanzionatorie adottate in precedenza.
Il Presidente Graziani conclude sottolineando il ruolo cruciale che la Turchia sta assumendo sul piano internazionale vista la sua tendenza all’egemonia regionale e all’atteggiamento che sta tenendo nei confronti del traffico di armi che attraversa il suo territorio per giungere in Siria; il Presidente IsAG ha chiaramente manifestato come questo rappresenti un problema per la coalizione e che quindi bisognerà ridefinire la posizione della Turchia anche alla luce del parere del Presidente russo Putin.
(Giulia Monteverde)